L’Europa celebra Sassoli

David Sassoli

ADIT si unisce idealmente al ricordo del compianto presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, dopo le commemorazioni a Bruxelles il 28 marzo

L’Europa celebra Sassoli: “Un grandissimo italiano, un grandissimo europeo ma anche un grandissimo italiano del Belgio, sempre a favore della libertà e dell’Europa”

Di Gabriella Lepre

“È un’emozione essere riuniti qua per ricordare la luminosa figura di un leader politico italiano, di un grande europeo, di un grandissimo italiano del Belgio”. Così l’ambasciatore italiano a Bruxelles, Francesco Genuardi, nel suo discorso al Municipio alla cerimonia per la commemorazione del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, scomparso prematuramente l’11 gennaio scorso a 65 anni, accompagnato da una grandissima scia di commozione popolare in Italia e in tutto il continente.

Di Sassoli il vice presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, ha parlato come di un “Pontifex, il più grande degli onori romani”, perché “ovunque ha visto ponti, e dove non c’erano lui ha costruito ponti”.
“Per me David rimane un amico, anche se è scomparso. Mi capita spesso di chiedermi, che cosa avrebbe detto David, che cosa avrebbe fatto, che cosa avrebbe pensato, come avrebbe agito?”, si è interrogato Timmermans.

Commozione e partecipazione

Alla cerimonia hanno preso parte, inoltre, i rappresentanti delle autorità locali, della comunità italiana in Belgio, delle Istituzioni europee e del Governo belga: sono intervenuti il sindaco di Bruxelles, Philippe Close, la vice premier del Belgio, Petra de Sutter, il segretario generale del Parlamento europeo, Klaus Welle, e il rappresentante permanente d’Italia presso l’Ue, Pietro Benassi, che ha ringraziato gli organizzatori dell’iniziativa congiunta “che veramente ci onora e ci dà la possibilità ancora una volta di ricordare il presidente Sassoli”.

“Il sorriso del presidente Sassoli era parte integrante di tutte le discussioni politiche, un sorriso che esprimeva profondità”, ha aggiunto Benassi, “a noi il compito di portare avanti questa eredità”.

“L’onda emotiva generale dalla scomparsa di Sassoli è stata grande anche a Bruxelles e ha attraversato tutta la città”, gli ha fatto eco Genuardi, ricordando il rapporto speciale che il giornalista aveva con la capitale. La sua prima visita da presidente del Parlamento di Strasburgo è stata alla stazione metro di Maelbeek, teatro del tragico attentato terroristico nel marzo 2016 costato la vita a 32 persone.

Poi, un altro gesto significativo. “In piena pandemia – era l’aprile 2020 – Sassoli aprì le sedi del Parlamento per ospitare senzatetto e donne vulnerabili, organizzando anche la fornitura di pasti caldi e mettendo a disposizione degli operatori sanitari i mezzi del Parlamento europeo. È il senso più alto di fare politica”, ha sottolineato l’ambasciatore.

Le chiavi della città di Bruxelles consegnate ai familiari

Alla vedova, Alessandra Vittorini, e al figlio Giulio, il sindaco Close ha infine consegnato le chiavi della città di Bruxelles, in segno di riconoscenza per il ruolo che ha avuto l’ex presidente del Parlamento europeo per la capitale belga e comunitaria. “Il legame con la città di Sassoli resterà sempre”, ha spiegato la signora Vittorini in un emozionante discorso di ringraziamento.